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Secondo me, in Nuova Zelanda i fotografi si accampano per settimane nei punti panoramici in attesa che esca uno di quei rarissimi raggi di sole che cambia prospettiva a ogni cosa. Allora, scattano quell’unica immagine piena di luce e colore che occhieggia al turista dal negozio di souvenir, illudendolo che in questo paese faccia caldo. Lo dico a Theery, che ride e ribatte che non è vero che in Nuova Zelanda piove sempre. Intanto il cielo continua a rovesciare catinelle d’acqua.

(brano tratto da: "Prove tecniche di solitudine" di Eleonora Scali - Ed. Tabula Fati)

 

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