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Il mare caraibico, che qualche giorno fa lambiva il molo di Marahau, si è trasformato in una distesa di sabbia. All’orizzonte la striscia celeste dell’acqua si intravede appena. Sul terreno regalato dalla bassa marea ferve un’attività febbrile: cavalli al galoppo, fuoristrada che sfrecciano in tutte le direzioni, sportivi impegnati nel jogging, gruppi di ragazzi che giocano a frisbee. Sparpagliate come palline su un tavolo da biliardo, dozzine di imbarcazioni giacciono su un fianco in attesa che l’oceano ritorni. La scena mi ricorda uno di quei film post-apocalittici in cui i cambiamenti climatici hanno provocato effetti catastrofici.

 

(brano tratto da: "Prove tecniche di solitudine" di Eleonora Scali - Ed. Tabula Fati)

 

 

 

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